Riforma della Chiesa: Ingrao (vaticanista), “la rivoluzione del linguaggio e degli stili di vita compiuta da Francesco lascerà un segno indelebile”

“Francesco è un Papa riformatore poiché è stato eletto sotto la spinta della richiesta di un profondo rinnovamento della Chiesa. Anzitutto dal punto di vista della fede, quindi dal punto di vista organizzativo e di presenza dell’istituzione ecclesiale nella realtà odierna”. Lo afferma Ignazio Ingrao, vaticanista del Tg1, nel libro “Vaticano” (Città Nuova). “Il fronte delle riforme di Papa Francesco è molto ampio”, osserva Ingrao che, in un articolato intervento, partendo dalle “richieste del Conclave” ripercorre le scelte attuate da Francesco a cominciare dalle “prime commissioni di studio” per “rivedere la struttura e il funzionamento degli organismi economici e finanziari della Santa Sede e della Città del Vaticano” fino alla riforma dei media vaticani passando per “l’aggiornamento del diritto penale vaticano”, la “lotta alla pedofilia” e il lavoro del “C9” per la “riforma della Curia”. Il vaticanista sottolinea poi come “Francesco stia sviluppando un’azione a 360 gradi sul fronte del dialogo ecumenico” e la “forte spinta anche al dialogo interreligioso”. Entrambe “sulla scorta dell’esperienza maturata quando era arcivescovo”, rileva Ingrao, che non manca di ricordare “il profondo slancio pastorale rivolto al tema della famiglia e della vita” che si è attuato soprattutto con la convocazione dei Sinodi per i quali ha modificato “le modalità di svolgimento di questa assemblea” diffondendo “un vero e proprio sondaggio rivolto al popolo di Dio affinché possa esprimersi sulle sfide, sulle difficoltà ma anche sui punti di forza e sul futuro della famiglia”. Nel rispondere se quella di Francesco sia o meno “una riforma incompiuta”, il vaticanista evidenzia che “a Bergoglio, sta a cuore innescare processi di cambiamento, far soffiare il vento della riforma, ben sapendo che molto probabilmente non avrà il tempo o le forze per completare tutto”. Ma “c’è già una riforma consolidata compiuta da Francesco e destinata a cambiare in maniera permanente lo stile della Curia e della Chiesa”: è “la rivoluzione del linguaggio e degli stili di vita”. “È la sua rivoluzione, che arriva ‘quasi dalla fine del mondo’ e che lascerà un segno indelebile”, conclude Ingrao.