Speranza

Papa Francesco: udienza, “chi spera vuole sentirsi dire: vieni da me per tutta l’eternità”

“Chi spera, spera di sentire un giorno questa parla: ‘Vieni, vieni da me, vieni da me, fratello, vieni da me, sorella. Vieni da me per tutta l’eternità”. Con queste parole, pronunciate ancora una volta a braccio, Papa Francesco ha concluso la catechesi dell’udienza generale di oggi, pronunciata in un’Aula Paolo VI gremita di fedeli. “Se la dimora naturale della speranza è un corpo solidale, nel caso della speranza cristiana questo corpo è la Chiesa, mentre il soffio vitale, l’anima di questa speranza è lo Spirito Santo”, ha spiegato Francesco: “Ecco allora perché l’Apostolo Paolo ci invita alla fine a invocarlo continuamente”. “Se non è facile credere, tanto meno lo è sperare”, ha ammesso il Papa: “Ma quando lo Spirito Santo abita nei nostri cuori, è Lui a farci capire che non dobbiamo temere, che il Signore è vicino e si prende cura di noi, ed è Lui a modellare le nostre comunità, in una perenne Pentecoste, come segni vivi di speranza per la famiglia umana”.