Sir: le notizie del giorno. Annuncio Le Pen, “Francia fuori dall’Ue” e la vittoria dei New England Patriots al Super Bowl

Francia: la scalata di Le Pen all’Eliseo, “con me Francia fuori da Ue e Nato”

Un discorso destinato a rappresentare una svolta nella campagna per le presidenziali in Francia. Marine Le Pen lancia a Lione la sua scalata all’Eliseo e annuncia che, se diventerà presidente, procederà a due referendum. Uno sull’Europa: dopo la sua elezione, negozierà l’uscita dall’euro e dall’Unione europea con Bruxelles, ma saranno i francesi a decidere se approvare oppure no quanto deciso con quella trattativa. Ed ha ribadito: “spero che il sistema europeo diventi per tutti solo un brutto ricordo”, aggiungendo di volere che Parigi lasci il comando integrato dell’Alleanza Atlantica per provvedere da sola alla sua difesa. Le Pen ha poi annunciato un referendum istituzionale, che permetterà, fra le altre cose, “di introdurre la possibilità con un minimo di 500mila firme di andare alle urne per chiedere di fare una nuova legge o per bocciarne una già adottata dal Parlamento”. L’intenzione è di fare del referendum uno strumento di democrazia partecipativa.

Usa: il messaggio di papa Francesco al Super Bowl e spot in difesa della diversità

Per la prima volta in 51 anni nella storia del football americano, la finale del Super Bowl è finita ai supplementari, trascinando i New England Patriots alla vittoria, dopo una incredibile rimonta contro gli Atlanta Falcons. La partita che si è giocata ieri a Houston, rimarrà alla storia anche perché ha assunto un tono molto politico. Il Super Bowl è la trasmissione televisiva più seguita negli Stati Uniti, e diverse aziende hanno deciso di usare i preziosi spot, 5 milioni di dollari per 30 secondi, allo scopo di prendere una posizione in difesa della diversità. All’inizio della partita, in un video realizzato dal Centro Televisivo Vaticano, Papa Francesco ha inviato un messaggio augurando che “il Super Bowl di quest’anno diventi  “un segno di pace, amicizia e solidarietà per il mondo”.

Romania: la protesta non si ferma. Premier: ‘Non mi dimetto per soddisfare piazza’

Il premier socialdemocratico romeno Sorin Grindeanu non ha intenzione di dimettersi “per soddisfare la piazza”. Lo ha dichiarato alla tv privata Antenu 3 mentre, nonostante il ritiro da parte del governo del decreto ‘salva-corrotti’, sono ancora migliaia i manifestanti che a Bucarest e nel resto del Paese continuano a protestare. Nonostante la marcia indietro del governo sul decreto corruzione, circa 200.000 persone sono scese in piazza solo a Bucarest, per il sesto giorno consecutivo, chiedendo le dimissioni di Grindeanu e del suo esecutivo, in carica da poco più di un mese. Per i manifestanti il ritiro del decreto e’ arrivato troppo tardi, il governo non ha più alcuna credibilità.

Italia: in arrivo il decreto Madia contro i furbetti del weekend e i finti malati

La riforma della Pubblica amministrazione punta a fare chiarezza sulla “malattia” dei lavoratori. Arriva un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che si occuperà di statali e non solo di privati. Queste le novità in arrivo con il decreto che, attuando la riforma della Pubblica amministrazione, cerca di stringere le maglie dei controlli e affianca gli altri provvedimenti contro i “furbetti” del weekend lungo e gli assenteisti. Nel decreto Madia sarà sancito l’obiettivo di rafforzare l’efficacia degli accertamenti grazie al ‘cervellone’ informatico dell’Istituto della previdenza, che permette di fare verifiche mirate. Sarà assicurata continuità professionale ai 1.300 medici inseriti nelle liste speciali per le visite fiscali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i ‘camici bianchi’ deputati agli accertamenti, in modo da garantire maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva.

Italia: per anni una formula matematica sbagliata ha calcolato male le tariffe dei pendolari

Una formula matematica sbagliata ha fatto pagare per dieci anni più del dovuto agli utenti, con esborsi errati fino al 33% in più. É il caso degli abbonamenti sovraregionali di Trenitalia (quelli che coinvolgono territori diversi e con diversa e autonoma tariffazione). Dopo i numerosi allarmi lanciati dalle associazioni dei pendolari su questo algoritmo sbilanciato, l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Assoutenti e Trenitalia sembra dare una svolta alla vicenda: nell’incontro infatti Trenitalia ha condiviso le recriminazioni e il disagio dei pendolari e ha proposto un percorso per superare il problema degli abbonamenti. Percorso che coinvolge prima di tutto chi le tariffe le formula e poi le applica, e cioè le Regioni che, secondo Trenitalia, dovranno farsi carico della differenza tra le tariffe riviste e “corrette” e il mantenimento dei contratti di servizio sottoscritti.

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