+++Sud Sudan: fr. Fischnaller (missionario) al Sir, in questi giorni la situazione è drammatica+++

Fr. Erich Fischnaller, missionario comboniano fidei donum della diocesi di Bolzano-Bressanone, ha scelto di rimanere nella missione di Lomin, in Sud Sudan. Lo ha fatto per garantire un punto di riferimento nella regione e per cercare di venire in soccorso ai capi di bestiame, abbandonati dalla popolazione in fuga. “Tengo acceso il generatore e la pompa per l’acqua – racconta al Sir – così da garantire sia il funzionamento dell’officina che abbiamo qui nella missione a Lomin che l’approvvigionamento idrico. Ogni giorno, infatti, vado a portare da bere al bestiame che la gente della zona è stata costretta ad abbandonare per mettersi in salvo al di là del confine con l’Uganda”. In questi giorni la situazione nel Paese è drammatica. Oltre alla fame, acuita dal conflitto interno tra forze governative e ribelli, la gente deve fare i conti anche con la mancanza di comunicazioni. “Il telefono non funziona – spiega fr. Fischnaller – qualche volta funziona il collegamento via internet. Per sapere quello che accade qui nella regione ricevo delle notizie da quanti sono sfollati in Uganda. Nei giorni scorsi, a una ventina di chilometri dalla missione, a Jale, c’è stata una sparatoria. Non so chi ha avuto la meglio, se le forze governative o i ribelli. Andare a vedere è troppo rischioso. Io resto qui nella missione”. “Sto bene – rassicura il missionario – resto per portare aiuto a chi è ancora nella regione e per impedire che il bestiame lasciato in queste terre muoia di sete”. Fr. Fischnaller sa bene, infatti, che quegli animali rappresentano il futuro per le famiglie di contadini che dopo anni di guerra civile, hanno fatto ritorno in Sud Sudan cercando di ricostruirsi una vita. E anche oggi, che quel futuro è seriamente messo a rischio dagli scontri tra esercito governativo e ribelli, essi sono un segno di speranza in un futuro rappacificato. Quando terminerà questa nuova emergenza nessuno può attualmente dirlo. Fr. Fischnaller, nel frattempo, continua a mantenere accesa la luce della speranza, sfamando e abbeverando quegli animali rimasti da soli sotto il sole e offrendo cibo e beni di prima necessità a quanti arrivano a bussare alle porte della missione a Lomin.

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