Papa Francesco: udienza, “il cristiano non vive fuori dal mondo”. Misericordia di Dio risana “tutto ciò che l’uomo ha deturpato”

“Il cristiano non vive fuori dal mondo, sa riconoscere nella propria vita e in ciò che lo circonda i segni del male, dell’egoismo e del peccato”. Lo ha assicurato il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha ricordato che il cristiano “è solidale con chi soffre, con chi piange, con chi è emarginato, con chi si sente disperato”. Però, nello stesso tempo, “il cristiano ha imparato a leggere tutto questo con gli occhi della Pasqua, con gli occhi del Cristo Risorto”: “E allora sa che stiamo vivendo il tempo dell’attesa, il tempo di un anelito che va oltre il presente, il tempo del compimento”. “Nella speranza sappiamo che il Signore vuole risanare definitivamente con la sua misericordia i cuori feriti e umiliati e tutto ciò che l’uomo ha deturpato nella sua empietà – ha affermato Francesco – e che in questo modo egli rigenera un mondo nuovo e una umanità nuova, finalmente riconciliati nel suo amore”.

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