Diocesi: mons. Caiazzo (Matera-Irsina), una Quaresima “con lo stile di vita del vicinato” e “la fragranza del pane”

“In questo tempo di Quaresima siamo richiamati a fare un ‘viaggio’ nella nostra ‘storia’ personale, a vivere con intensità, gradualità e verità questo cammino ed essere riflesso e testimonianza dell’amore di Dio”. Lo afferma l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nella lettera alla diocesi per il Tempo di Quaresima. L’arcivescovo parte ricordando che “l’altro è un dono”. “Facendo memoria delle nostre radici – osserva mons. Caiazzo – tra i ‘Sassi’ di Matera, come d’altronde nei nostri paesi rurali, questo valore si è sempre coltivato con lo stile di vita del ‘vicinato’” che “ha rappresentato il luogo della ‘comunione’”. “Le famiglie – prosegue – si ritrovavano nel ‘largo’ per condividere il lavoro, l’arte che ognuno conosceva, si respirava la ‘fragranza del pane’ appena sfornato e, come il suo profumo riempiva tutto il vicinato, cosi la “gioia della solidarietà” riempiva i cuori di canti di festa tali da trasformare i ‘molti’”. “La ‘nostra’ storia – ammonisce l’arcivescovo – ci insegna che abbiamo bisogno di sentire il profumo del pane per guardare fiduciosi verso il futuro. Gustiamo la ‘fragranza’ di quel che abbiamo, riscopriamo la meraviglia di immergerci ‘negli occhi degli altri’ per condividere la luce della gioia e la sofferenza del dolore”. “Il nostro proposito, in questa Quaresima, non diventa solo la privazione personale o il limitare a se stessi l’uso e il consumo di alcune cose, ma – indica mons. Caiazzo – certamente la preghiera, ed un impegno reale nei confronti del fratello a cui finora, si è prestata poca attenzione”.

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