Beni confiscati

Diocesi: mons. Oliva (Locri-Gerace), “maggiore attenzione a quello che accade intorno a noi”

“Un segno delle positività che ci sono nella nostra terra”. Così monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, ha commentato ieri pomeriggio la consegna alla cooperativa Goel di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Si chiama “Ostello della Gioventù – Locride”, il bene che sarà gestito per dieci anni dal gruppo cooperativo legato all’esperienza del Progetto Policoro locale, e avrà l’intento di “promuovere uno sviluppo turistico e sociale che restituisca valore al territorio in una modalità esattamente opposta e contraria all’usurpazione mafiosa”. “Il bene viene consegnato a tutta la comunità e soprattutto a voi giovani ragazzi, la cui presenza qui oggi rende meno formale questo incontro e ci dice che siete interessati a quanto sta avvenendo”, l’esordio di mons. Oliva. “Questo è un segno di speranza per tutto quello che verrà realizzato all’interno dell’Ostello della Gioventù. Attraverso di esso vediamo il volto bello della Calabria. È un segno di riscatto per la nostra terra”. Il presule locrese ha invitato la comunità ad allargare gli orizzonti: “Dobbiamo guardarci dall’isolazionismo, dal non aprirci all’altro, occorre una maggiore attenzione a quello che accade intorno a noi e crediamo che questo sia imprescindibile per una crescita della nostra città. È necessaria una maggiore attenzione al bene comune e ai beni che sono di tutti”. Per questo mons. Oliva ha auspicato che “queste iniziative si moltiplichino sempre di più”. Per il Goel, “quella della gestione dell’Ostello è una responsabilità, perché siete impegnati a rappresentare il volto bello della locride. La vostra presenza oggi significa che le istituzioni non camminano sole ma c’è una comunità che cammina accanto a loro e le stimola.