Terremoto Centro Italia: Coldiretti, “bene semplificazione. Solo 12% stalle mobili”

“E’ determinante intervenire sulla semplificazione e sulla velocizzazione delle procedure in una situazione in cui a più di 5 mesi dalle prime scosse di terremoto sono state montate e rese operative appena il 12% delle stalle mobili previste”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’approvazione del Consiglio dei Ministri del decreto in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto, annunciata dal premier Paolo Gentiloni che contiene tra l’altro attese misure come la conferma di circa 35 milioni di euro di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento da erogare entro febbraio, l’estensione del fondo di solidarietà alle colture assicurabili e non solo a quelle assicurate e agevolazioni per l’accesso al credito per i giovani agricoltori, oltre ad ulteriori semplificazioni per accelerare l’acquisto delle stalle mobili da parte delle Regioni, su proposta del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. “Si tratta di interventi – sottolinea la Coldiretti – per far fronte anche ai danni provocati dalla straordinaria ondata di maltempo che nel Centro Sud ha causato danni all’agricoltura superiori a 400 milioni di euro. Va colmato un insostenibile ritardo che ha fatto salire a più di mille il conto degli animali morti, feriti e abortiti nelle zone terremotate – spiega la Coldiretti – con gli allevatori che non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo mentre si è dimezzata la produzione di latte”. Avviate a riguardo alcune iniziative con l’Associazione Italiana Allevatori e ai Consorzi Agrari e l’operazione “adotta una mucca” per dare ospitalità a pecore e mucche sfollate a causa dei crolli delle stalle fino alla “caciotta della solidarietà” con il latte degli allevatori terremotati e degli altri prodotti in vendita nei mercati di Campagna Amica. Ora però serve anche “una accelerazione nella realizzazione delle opere per mettere al sicuro animali e uomini che non posso abbandonarli e per questo la Coldiretti sta lavorando per consentire l’applicazione dell’ordinanza “azzeraburocrazia” che autorizza finalmente gli allevatori a comprare direttamente tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie aziende a fronte di un rimborso pubblico previsto fino al totale delle spese sostenute”. Complessivamente sono circa tremila, secondo la Coldiretti, le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dal terremoto, con centomila animali allevati.

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