
Un rischio per la sicurezza del Regno Unito e un ulteriore impoverimento dei più indigenti, che già si comincia a vedere. Questo il Brexit secondo il vescovo della Chiesa di Inghilterra, portavoce sull’Europa, Nick Baines. A poche ore dalla vittoria della premier Theresa May alla Camera dei Comuni, dove 498 deputati contro 114 le hanno dato mandato di invocare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona e avviare il divorzio dall’Europa, il vescovo Baines si dice “preoccupato per il rischio che la Gran Bretagna abbandoni la Nato e si ritiri su se stessa”. Per non parlare del costo economico di questo processo “che sarà molto alto”, dice il vescovo, “e verrà pagato dai più poveri. C’è già ora un aumento delle persone che usano le nostre food banks”. Il vescovo anglicano, grande esperto di media, che ha 13mila “followers” su Twitter e fino a 2mila visitatori al suo blog tutti i giorni, spiega al Sir che “il processo che ci ha portato al voto di Westminster sulla legislazione che avvia il Brexit è stato terribile perché non vi è stato nessun lavoro di preparazione”. “David Cameron si sentiva sicuro che la maggioranza dei britannici avrebbe detto sì alla Ue durante il referendum del 23 giugno e, quindi, non aveva un piano nel caso questo non sarebbe successo. Questo vuoto ha generato insicurezza nella gente che si è accorta soltanto adesso che il governo non sapeva cosa fare”.