“Musica e Chiesa: culto e cultura a 50 anni dalla Musicam Sacram” è il titolo del convegno che il Pontificio Consiglio della cultura promuove dal 2 al 4 marzo a Roma (Centro Congressi Augustinianum), in collaborazione con il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo – Pontificio Istituto liturgico, e il Pontificio Istituto di musica sacra. Obiettivo dell’incontro, si legge in una nota di presentazione, “stimolare una riflessione profonda – a livello musicale, liturgico, teologico e fenomenologico – che, oltre le polemiche sterili, possa essere una proposta positiva per un culto cristiano, espressione di lode a Dio, piacevole all’udito nella diversità dei modelli culturali”. Tra le finalità, riflettere sull’interesse attuale per il fenomeno musicale, sempre presente nella storia della Chiesa; valutare il cambiamento paradigmatico nella concezione della musica di Chiesa 50 anni dopo l’Istruzione Musicam Sacram (1967); conoscere i linguaggi più idonei per celebrare la lode pubblica ufficiale e solenne della Chiesa, rivisitare luogo e ruolo del musicista di Chiesa; recuperare il patrimonio musicale, in dialogo ecumenico e con la cultura contemporanea; richiamare l’urgenza di una solida formazione dei diversi ministeri della musica. Destinatari i rappresentanti delle Conferenze episcopali e degli ordini religiosi, musicisti, curatori della musica liturgica, associazioni e movimenti. Ad inaugurare i lavori (2 marzo – ore 16) sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, con una riflessione su “Musica e Parola di Dio”. Tra i relatori Michele Dall’Ongaro, presidente Accademia nazionale di Santa Cecilia – Roma; Jordi-A. Piqué, preside Pontificio Istituto liturgico Sant’Anselmo; Elmar Salmann, (Germania); fr. Alois, priore della Comunità di Taizé (Francia). Verrà proposto un estratto della versione pianistica della Passione secondo San Matteo di J. S. Bach (Andrea Coen / Chiara Bertoglio). Prevista l’udienza del Santo Padre.