Giornata vita consacrata: suor Papa (clarisse), insieme ai laici per diffondere la gioia e la speranza del Vangelo

“Forse questo è un tempo propizio per riflettere e rivisitare le domande profonde di senso e per capire su quali coordinate si snoda l’esistenza delle donne e degli uomini consacrati, com’è la qualità delle relazioni, quale capacità hanno di riconoscere lo spazio sacro tra Dio e ogni persona, tra sé e il prossimo”. Lo scrive, in una nota per il Sir in occasione della Giornata di preghiera per la vita consacrata che si celebra oggi, suor Diana Papa, abbadessa del monastero delle Clarisse di Otranto. Soffermandosi sui giovani consacrati, la religiosa osserva: “Sono i giovani di oggi che vivono ancora l’adolescenza prolungata e non affrontano sistematicamente con responsabilità, anche per mancanza di accompagnamento spirituale, la fase non compiuta”. Più in generale, “è luogo comune pensare che i consacrati di fatto siano esclusi dalla storia”. Urgente, perciò, “che le Chiese aiutino a liberare nel popolo di Dio, nei laici e nei consacrati, le energie da vivere in modo sinergico, per poter essere insieme in questo mondo così bello e martoriato e per diffondere la speranza attraverso ‘la vita buona del Vangelo'”. “Si può sognare allora – l’interrogativo della religiosa – un mondo dove laici e consacrati possano partire da Cristo e camminare insieme, scrivendo nuove pagine di storia che raccontino con la vita la presenza del Risorto?”. E ancora: “Si può sognare che insieme possano ‘mantenere la freschezza e la novità della centralità di Gesù, l’attrattiva della spiritualità e la forza della missione, mostrare la bellezza della sequela di Cristo e irradiare speranza e gioia’ (Papa Francesco) nel mondo? Potrebbe essere questa una sfida che ci attende?”.

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