Monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, ha annunciato di avere predisposto alcune azioni immediate dopo il caso di don Andrea Contin. Verranno destinate al tribunale ecclesiastico maggiori risorse di personale per le indagini preliminari in modo che altri casi che dovessero esserci in futuro possano essere affrontati in modo più veloce. Inoltre, nel giro di poche settimane in diocesi sarà insediata una commissione indipendente per raccogliere eventuali osservazioni contro componenti della Chiesa: sacerdoti, diaconi o religiosi. Una commissione snella e di durata limitata a un anno, per fare emergere velocemente eventuali fatti. Ci saranno una linea telefonica dedicata e un indirizzo e-mail. “Questa opportunità non esclude di rivolgersi a me o al tribunale ecclesiastico, come previsto da prassi. E nemmeno vogliamo sostituirci alla magistratura, se ci fossero reati invitiamo a rivolgersi ad essa come è stato fatto in questa vicenda. La Chiesa non ha strumenti per trattare i fatti di rilievo penale, eventualmente possiamo facilitare chi è incerto a fare tale passo”, ha detto. Il vescovo Cipolla ha quindi chiesto nuovamente perdono. “Siamo convinti che la nostra Chiesa abbia ben altro da raccontare e che la trasparenza faccia emergere il bene e l’onestà cha la nostra Chiesa attua continuamente. Siamo consapevoli che anche noi non siamo perfetti e siamo da salvare e perdonare ogni giorno. La nostra fragilità non toglie nulla alla bellezza del Vangelo e alla capacità di servire le persone”. E ha concluso: “Per un verso chiedo perdono ma per l’altro canto le lodi del bene che silenziosamente e umilmente viene compiuto, anche in questo momento difficile. Sono contento di esser cristiano e orgoglioso di essere vescovo di questa bella e santa Chiesa di Padova”.