“Un comportamento censurabile e quanto meno inopportuno che non approvo”, così monsignor Michele Pennisi, vescovo di Monreale, commenta la vicenda che vede protagonista Giuseppe Salvatore Riina, figlio del capo dei capi di Cosa nostra Totò Riina. Il 39enne, anche lui condannato per associazione mafiosa, è stato infatti ammesso a fare da padrino di battesimo alla nipotina, a Corleone. L’arciprete don Vincenzo Pizzitola – riporta il quotidiano Avvenire – non avrebbe avvertito i suoi superiori, ma si sarebbe basato su un certificato di idoneità rilasciato da un parroco di una diocesi veneta, dove Giuseppe Riina risiede in libertà vigilata, dopo aver scontato una condanna per 416 bis. “Ho incaricato il vicario generale di esprimere tutto il mio disappunto al parroco in questione che non sono riuscito a raggiungere telefonicamente, trovandomi all’estero”, conclude il vescovo Pennisi.