Diocesi: mons. Mazzocato (Udine), “eucaristia, preghiera e devozione filiale a Maria per essere testimoni umili e credibili”

“Tutta la Chiesa in questo tempo ha bisogno di riscoprire questi punti luminosi: Gesù nell’eucaristia, lo Spirito Santo nella preghiera e Maria, nelle devozione filiale a lei rivolta. Viviamoli noi per essere, poi, testimoni umili e credibili. Realizzeremo la nostra vocazione di consacrati tra i nostri fratelli”. È quanto ha affermato oggi pomeriggio l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, nel corso della celebrazione eucaristica che ha presieduto in cattedrale per la Giornata mondiale per la vita consacrata. “Chiediamo allo Spirito Santo di rinnovare la grazia che ha posto in noi nel giorno della nostra consacrazione”, ha detto Mazzocato rivolgendosi ai consacrati presenti, perché “è stata una vera grazia, cioè, un dono di Dio immeritato e gratuito che suscita sempre in noi un profondo sentimento di riconoscenza”. Commentando il Vangelo, l’arcivescovo ha osservato che “il nostro posto è accanto a Simeone”. “Se vogliamo incontrare la salvezza che Dio ha preparato per la nostra vita – ha proseguito – dobbiamo guardare a come l’ha incontrata il vecchio profeta e rinnovare ogni giorno la sua esperienza di fede”. “La nostra Salvezza si chiama Gesù”, ha aggiunto, “che ci viene incontro con la sua carne e il suo sangue di uomo e noi possiamo, non solo accoglierlo tra le braccia ma mangiarlo come nostro ‘Cibo della Vita eterna’”. Per Mazzoccato, “non possiamo, poi, incontrare Gesù se non ce lo dona Maria perché è inseparabile dal suo Figlio e si giunge a Lui solo attraverso la Madre sua e nostra”. “Tutti i vostro fondatori si sono distinti per una devozione profonda e filiale a Maria”, ha ricordato l’arcivescovo, sottolineando che “non poteva essere diversamente perché erano santi e avevano veramente riconosciuto e incontrato Gesù come il Salvatore”.

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