Cardinale Bagnasco: le comunità religiose sono “uno spiraglio di speranza”

“La gente è stanca di una umanità litigiosa” e le comunità religiose sono “uno spiraglio di speranza” perché fanno “intravedere timidamente il regno di Dio”. Ad affermarlo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell’omelia pronunciata oggi pomeriggio, nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della Messa celebrata nel giorno della Presentazione del Signore davanti ai sacerdoti, ai religiosi ed alle religiose della diocesi. “Cari amici – ha affermato il porporato – vorrei che questa sera pensassimo alla nostra vita di comunità, alla vostra in particolare, della cui testimonianza l’umanità divisa e conflittuale dei nostri tempi ha sterminato bisogno”. Infatti, “quanto più il mondo è conflittuale, diviso, litigioso, suscettibile e permaloso, tanto più ha bisogno di vedere un altro mondo – una piccola luce, un barlume, uno spiraglio – ossia che si può vivere diversamente”. I consacrati, infatti, sono “innanzitutto uno spiraglio di speranza facendo intravedere timidamente un mondo diverso, il regno di Dio”. E questo nuovo regno “il mondo l’aspetta perché la gente è stanca terribilmente stanca di una umanità litigiosa, contrapposta, dove chi vince è il conflitto, non è il bene della gente, dove l’obiettivo dei pensieri, degli sforzi e delle energie, delle risorse è vincere, non creare il bene di tutti, non aiutare la gente a vivere la vita, e non solo sotto il profilo economico, ma sotto il profilo umano”.

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