Balcani: Cvetanoski (Sonk), “Skopje procede con riforme verso l’Ue, ma gli ostacoli sono molti”. Disputa con la Grecia sul nome della Repubblica

(dall’inviato a Skopje) Il compito di tratteggiare la situazione della Macedonia sul piano sociale e politico è stato assegnato – durante i lavori del convegno su “Le problematiche dell’immigrazione e le nuove politiche europee per la coesione sociale” in corso nella capitale del Paese balcanico – a Dojcin Cvetanoski, presidente onorario del sindacato Sonk. Tale organizzazione, che conta 30mila iscritti, si definisce Sindacato indipendente dell’istruzione, della scienza e della cultura della Macedonia. È la maggior sigla sindacale del settore e fa capo alla Confederazione dei sindacati liberi di Macedonia. Cvetanoski ha indicato alcuni fronti critici del Paese e della regione balcanica (consolidamento della democrazia, tutela dei diritti individuali e sociali, costruzione di un benessere diffuso, emigrazione), per poi insistere sulle “speranze alimentate” dalla prospettiva di convergere verso l’Unione europea. La Macedonia sta procedendo nelle riforme richieste da Bruxelles per raggiungere gli standard comunitari in vista dell’adesione, ha aggiunto Cvetanoski, ma “restano diversi ostacoli da superare”.
In particolare si è soffermato, con una analisi di carattere storico, culturale e politico, sul problema del “nome” della Repubblica macedone, indicata dalle Nazioni Unite come “Ex Repubblica jugoslava di Macedonia” (Former Yugoslav Republic of Macedonia, Fyrom la sigla). Per la vicina Grecia, infatti, il semplice nome di Macedonia non può essere utilizzato perché esso spetterebbe alla omonima regione ellenica. “Secondo Atene con l’utilizzo del vero nome del nostro Paese – ha detto il relatore – noi avanzeremmo pretese territoriali o altro. Ma questo non è assolutamente vero e ciò non corrisponde nemmeno alla verità storica”. Lo stallo sul nome della nazione balcanica è uno dei problemi da risolvere per l’ingresso nella Ue, ma proprio su questo tema per ora la Grecia pone il veto.

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