Balcani: Costalli (Mcl), “Europa rimane l’unica via possibile per la stabilità definitiva” della regione

(dall’inviato a Skopje) “Siamo a Skopje per continuare il nostro lavoro nei Balcani, avviato da ormai tanti anni, per il dialogo e l’integrazione europea”. Carlo Costalli, presidente Mcl, guida i lavori del convegno internazionale in corso nella capitale macedone, fino a domani, sul tema “Le problematiche dell’immigrazione e le nuove politiche europee per la coesione sociale”. Afferma: “Mcl guarda da tempo alla completa integrazione europea dei Balcani come a un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della casa europea, e lavora per individuare nuove forme di collaborazione e cooperazione in questi Paesi, e fra questi Paesi, che ancora stanno pagando il conto delle dittature e delle guerre”. Dinanzi alle rappresentanze di organizzazioni sociali e del lavoro di 11 Paesi (Macedonia, Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Croazia, Slovenia, Italia, Romania e Bulgaria), afferma: “Noi pensiamo che il dialogo sociale, culturale, interreligioso deve essere il perno principale di ogni attività e unica via possibile verso la completa integrazione” dei Balcani in Europa. Costalli sottolinea anche le “forti voci nazionalistiche” che “ostacolano i processi” di integrazione regionale e verso l’Ue. “Ci vorrà tempo ancora, anche perché in un secolo le divisioni hanno più volte cambiato la mappa dei Balcani. Siamo anche convinti che senza la mediazione dell’Ue gli strascichi delle guerre non potranno essere eliminati del tutto. L’Europa rimane l’unica via possibile per la stabilità definitiva nei Balcani”.

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