
Sono i temi dell’immigrazione a dominare l’apertura di “Avvenire”. In particolare l’accordo tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il premier libico Serraj, firmato ieri a Roma, e il piano che la Ue si appresta a varare per contenere l’immigrazione dalla Libia o, come ha sostenuto il presidente Ue Donald Tusk, per “bloccare il flusso di irregolari” dal Paese nordafricano. In rilievo anche l’annuncio delle prossime decisioni del presidente Trump che promette maggiori spazi per l’obiezione di coscienza e di agibilità politica per le diverse chiese e associazioni religiose americane.
Completano la prima pagina un titolo sulla situazione dei conti con la preoccupazione del ministro Padoan per l’eventuale procedura di infrazione che l’Europa potrebbe aprire riguardo al nostro debito eccessivo e una fotocronaca dedicata al dibattito sul fine vita e le dichiarazioni anticipate di trattamento: in campo i 4 presidi di medicina della Capitale che spiegano: “I medici non possono essere ridotti a meri esecutori di dichiarazioni anticipate”, mettendo in rilievo le molte contraddizioni del progetto di legge in discussione in Parlamento.