Salute
“Chi soffre lo fa indipendentemente dal piano di rientro della sua Regione, non esiste tetto di spesa che ci possa autorizzare a non farci carico della sofferenza”. A sostenerlo è Rocco Bellantone, preside della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella relazione tenuta all’odierna cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016/2017 della sede di Roma dell’Ateneo. Il Policlinico “Agostino Gemelli”, afferma Bellantone nel suo intervento dedicato alla dottoressa in scienze infermieristiche e strumentista di sala operatoria Valentina Cicioni morta nella slavina dell’Hotel Rigopiano, “riesce a dare buona sanità a tutti, non esiste malattia che non trovi specialisti con adeguata esperienza. Questo ospedale non ha mai rifiutato nessuno”. Di qui l’assicurazione al presidente della Regione Nicola Zingaretti: “Saremo i suoi più fedeli alleati nello sforzo immane che sta compiendo per uscire appunto dai vincoli economici che pesano sulla Sanità del Lazio”. Bellantone snocciola quindi alcuni dati e obiettivi raggiunti dal Gemelli: “100mila ricoveri l’anno di cui il 20% da fuori Regione che salgono al 30% per gli oncologici; 80mila prestazioni di pronto soccorso con un costante aumento dei codici rossi; minor costo per paziente dimesso; ospedale per i disabili; percorso teleguidato per i non vedenti; unità operativa per il controllo del dolore”. Il Gemelli fornisce inoltre supporto tecnico ai quattro ospedali che “ancora operano in Siria in mezzo a mille difficoltà”. Se “riusciremo a continuare a dare con il cuore e con la tecnica salute, formazione e ricerca, se riusciremo a collaborare e, quindi, agire in totale simbiosi, con la nostra regione ed il sistema sanitario nazionale – conclude il preside – saranno sempre i nostri pazienti il nostro migliore bonus e la nostra miglior difesa”.