Spesa pubblica

Pensioni invalidità: Cottarelli (Università Cattolica), “l’erogazione riflette ancora logiche clientelari e non le effettive necessità della popolazione”

“I dati più recenti sull’andamento delle prestazioni agli invalidi civili (pensioni e indennità di accompagnamento) suggeriscono che l’erogazione di tali prestazioni rifletta ancora logiche clientelari e non le effettive necessità della popolazione. Il fenomeno è particolarmente odioso perché, oltre ad accrescere la spesa pubblica, sottrae risorse a chi avrebbe bisogno di maggiore assistenza da parte delle pubbliche amministrazioni”. Lo afferma oggi Carlo Cottarelli, commentando analisi e dati diffusi dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica da lui diretto. Secondo Cottarelli, “il numero di prestazioni agli invalidi civili è aumentato molto rapidamente dal 2014, riprendendo l’andamento crescente che si era interrotto per alcuni anni. Nella media del Paese c’erano 4.670 prestazioni di invalidità ogni 100mila abitanti nel 2014. Il numero è ora salito a 5.051, un aumento dell’8,2%. Stimiamo che la spesa per queste prestazioni sarà di circa 17,8 miliardi nel 2017, oltre 700 milioni in più rispetto al 2014”. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Cpi, “l’aumento nel numero di prestazioni erogate è stato più forte nelle regioni che già avevano un numero anomalo di prestazioni di invalidità”. Questo è avvenuto, per esempio, in Calabria ma valori particolarmente alti si riscontrano anche in Sardegna, Umbria, Puglia e Sicilia. Per Cottarelli, “le forti differenze tra regioni nella frequenza delle prestazioni d’invalidità, come pure nell’aumento registrato dal 2014, suggerisce che molte prestazioni siano erogate senza un effettivo bisogno”. “Per ridurre gli abusi – aggiunge – occorrerebbe centralizzare le decisioni di erogazione delle prestazioni di invalidità e i successivi controlli, aumentando i poteri dell’Inps” perché nelle commissioni preposte alle decisioni sull’erogazione di prestazioni “l’Inps svolge ancora un ruolo minoritario”.