Futuri sacerdoti

Diocesi: Lecce, l’8 dicembre si celebra la Giornata del seminario. L’arcivescovo Seccia, “la prima finalità è la preghiera”

“La prima finalità della Giornata di preghiera per il seminario e per le vocazioni è proprio la preghiera”. Lo afferma l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, in un videomessaggio realizzato nell’imminenza della Giornata del seminario che verrà celebrata venerdì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, in tutte le parrocchie dell’arcidiocesi.

Richiamando le parole di Papa Francesco nel messaggio per la prossima Giornata delle vocazioni, mons. Seccia sottolinea che “il Papa dice che i giovani che avvertono una vocazione devono ripercorrere un po’ quell’itinerario indicato da Gesù quando nel Vangelo di Giovanni si dice che all’ora decima incontrò alcuni che chiesero: ‘Maestro, dove abiti?’. ‘Venite e vedrete’”. “In questi due verbi sono impliciti altri tre”, osserva l’arcivescovo: “Anzitutto seguire. Poi, una volta che si inizia una strada, bisogna discernere”. “Il discernimento è fondamentale!”, aggiunge, rilevando che “si concretizza nella preghiera degli interessati, sin da piccoli”. “Accanto al discernimento”, prosegue mons. Seccia, “l’ascolto e il dialogo tra Dio e l’interessato”. “Forse molti mettono in dubbio questo aspetto, ma – rileva l’arcivescovo – nella coscienza di ciascuno di noi si realizza un dialogo con Dio”. “Ascoltiamo la voce di Dio quando dei pensieri profondi, delle aspirazioni autentiche, dei desideri intimi di bene, di perfezione affiorano alla nostra intelligenza. Così nasce una vocazione”. Seccia ripercorre anche la storia della sua “chiamata” avvertita quando “ero troppo piccolo” ma “ho confermato la mia vocazione quando a 22 anni ho riscoperto la mia vocazione infantile, proprio quando pensavo di mandare tutto in discussione”. Riferendosi al suo motto episcopale, l’arcivescovo evidenzia che “considero realmente gioiosa una vita nata dall’ascolto della Parola”. “Pregate perché i seminaristi e i sacerdoti sono un dono che Dio fa alla Chiesa. Noi non li meritiamo ma Dio sa che ne abbiamo bisogno”, conclude.