Politica
(Bruxelles) È oggi a Sarajevo il Commissario per la politica di vicinato dell’Ue Johannes Hahn per “rinnovare l’impegno dell’Ue a sostenere il Paese nel suo cammino verso l’Ue e per discutere dell’implementazione delle misure e delle riforme necessarie”, spiega una nota dell’Esecutivo. Sono previsti incontri con il presidente del Consiglio dei ministri Denis Zvizdić, i membri della presidenza Dragan Cović e Bakir Izetbegović, i partiti che nel 2015 hanno firmato l’”Impegno scritto” in vista dell’integrazione. Profonda preoccupazione “per la mancanza di progressi sulle riforme necessarie” ha espresso il commissario Hahn che ha richiamato la Bosnia: “Mentre l’Ue è più impegnata che mai a sostenere la Bosnia Erzegovina nel suo percorso Ue, i leader politici sia al governo sia all’opposizione sembrano preoccupati dei soliti temi nazionalistici e parlano di ‘crisi’ invece di concentrarsi sul vero lavoro in corso”. Non c’è possibilità di avanzare nell’integrazione, ha ricordato il Commissario, se non ci saranno “risultati concreti sulle riforme”, tra cui la “creazione di posti di lavoro, il rafforzamento dello stato di diritto e il miglioramento della qualità e dell’efficienza della pubblica amministrazione”, oltre che “l’adozione delle necessarie strategie su scala nazionale, ad esempio sull’agricoltura, per beneficiare di una estesa assistenza finanziaria dell’Ue”. Non è la “retorica divisiva” che aiuterà il Paese ad avvicinarsi all’Ue e i cittadini a stare meglio, ha dichiarato Hahn.