Fine vita

Testamento biologico: Centro studi Livatino, “preoccupazione” per ddl “contraddittorio, impreciso e nella sostanza eutanasico”. Domani conferenza stampa al Senato

Il Centro studi Livatino, formato da magistrati, docenti universitari, avvocati e notai, ha già inviato in passato a deputati e senatori propri documenti sui profili critici del ddl sulle “disposizioni anticipate di trattamento”, a cominciare dall’appello del 27 marzo 2017 di oltre 250 giuristi. In vista della ripresa della discussione del testo nell’Aula del Senato, il Centro studi ripropone oggi all’attenzione dei senatori, mandandola a ciascuno, una nota riassuntiva e aggiornata dei suddetti interventi, con cui conferma” preoccupazione per un testo confuso, contraddittorio, impreciso e nella sostanza eutanasico”. Il dato più grave, si legge in un comunicato, “è la compromissione del rapporto di fiducia fra medico e paziente: fondato da millenni sul giuramento di Ippocrate in vista del bene-salute dell’ammalato, quel rapporto viene oggi sostituito dal principio della disponibilità della vita umana e dal burocratismo di un consenso, che impegnerà il medico più nella compilazione di carte che nei necessari trattamenti di cura e terapia”. Per i giuristi, la costrizione a sospendere idratazione e alimentazione, se assistite, insieme con trattamenti di sedazione profonda, costituisce “in tutto e per tutto” un atto eutanasico. L’obiezione di coscienza, fa inoltre notare il Centro studi, “non è riconosciuta con le forme dovute – analoghe a quelle che riguardano altre materie – e invece vi è l’estensione della disciplina alle strutture sanitarie non statali”. Il Centro studi Livatino aderisce alla conferenza stampa del Movimento delle famiglie italiane Family day, di domani 5 dicembre alle 12.30 nella sala Nassiriya del Senato, e vi prenderà parte con Francesco Cavallo.