Università Lumsa: Pacelli (sociologa), “di fronte a disuguaglianze” ripensare “rapporto tra osservazione e impegno pubblico”

Oggi, di fronte “al perdurare di molteplici forme di disuguaglianza”, occorre “ripensare il rapporto fra osservazione e impegno pubblico”. Ne è convinta Donatella Pacelli, docente di sociologia generale presso l’Università Lumsa, nella prolusione “Fra noi e gli altri. Paradossi e paradigmi del mondo comune”, tenuta a Roma a conclusione dell’odierna cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017-2018 dell’Ateneo. “Il tema delle disuguaglianze, quale dimensione che domina nelle fratture fra noi e gli altri e le rende tangibili nella relazione, nella rappresentazione, nella formazione – osserva Pacelli -, pone un problema stagnante, ma non certo ‘un accidente fortuito’, bensì il prodotto di processi politici ed economici, di norme e valori culturali” che “non sono in primo piano né nell’agenda politica né nei progetti dei ricercatori”. Se così è stato, avverte la sociologa, “certo è che davanti al perdurare di molteplici forme di disuguaglianza, i progetti conoscitivi sono oggi tenuti a riscrivere le proprie domande e ad allargare lo sguardo oltre le evidenze, per contrastare lo status quo della ricerca, della società, della politica. Per rendere almeno immaginabili dei mutamenti” che “ora immaginabili non sono”. “È questo un modo per aiutare le nuove generazioni ad emanciparsi dal senso comune che inibisce posizioni personali e critiche: luogo in cui è impossibile attecchire. D’altro canto, il dibattito sulle funzioni sociali che la conoscenza può svolgere, dentro e fuori gli ambienti accademici, richiede il recupero della prassi scientifica come prassi democratica: invita a rimuovere la passività di fronte ai problemi” e, conclude Pacelli, a “ripensare il rapporto fra osservazione e impegno pubblico”.

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