“Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle di religione islamica e deploriamo con loro questo assurdo fanatismo che umilia insieme la religione – ogni religione! – e la dignità umana”. È quanto scrive mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, nel messaggio inviato in occasione della preghiera mensile per la pace istituita per ricordare lo storico incontro del 1986 voluto da san Giovanni Paolo II. “Come cristiani, siamo invitati a riflettere sul fatto che ad essere colpiti sono stati gli stessi musulmani in un luogo di preghiera”, prosegue il vescovo riferendosi agli attentati del 20 novembre scorso in Nigeria, nella moschea della città di Mubi con circa 50 vittime e quello del 24 novembre in Egitto, in una moschea del nord del Sinai, con 235 vittime. “Non è lecito confondere il fanatismo fondamentalista con un’intera religione!”, ammonisce il presule, ricordando che in questo stesso periodo è stato anche assegnato il Premio Nobel per la pace che sarà consegnato tra pochi giorni alla Coalizione internazionale contro le armi nucleari. “Si è raggiunto il grande obiettivo di un accordo a livello mondiale, ovvero di Nazioni Unite, sulla messa al bando di questo tipo di armi che rappresentano una seria minaccia per l’intera umanità”, il commento del vescovo: “Qualcosa di veramente irrazionale, una follia, diceva Giovanni XXIII nella Pacem in Terris”. Di qui l’invito “a pregare e ad agire nei luoghi e nelle modalità opportune affinché tutte le nazioni che producono o possiedono tali armamenti aderiscano e che anche il nostro Paese, che finora se ne è astenuto, possa firmare”. Poi il riferimento al messaggio del Papa per la 51ª Giornata mondiale della pace, sul tema: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. “Siamo chiamati alla preghiera, all’accoglienza e al riconoscimento di questi nostri fratelli e sorelle come cercatori di pace”, l’invito del vescovo.