Pontificio Istituto Giovanni Paolo II

XVII Colloquio di Teologia morale: Mazzoccato (Facoltà Triveneto), “la fede cristiana conferisce alla legge un significato proprio, legandola alla memoria”

“Alla cultura di un popolo appartiene anche il modo di concepire la legge, dal momento che la fede cristiana conferisce alla legge un significato proprio, legandola alla memoria. Il ricordare, infatti, rappresenta per gli ebrei un imperativo di primaria importanza, mentre la dimenticanza è considerata un peccato. Alla luce della visione biblica, si sviluppa allora una spiritualità della legge, radicata nel senso teologale della legge stessa. In tal modo, quest’ultima diventa oggetto di sentimento di amore, che è ben diverso dal sentimento di rispetto kantiano”. Così Giuseppe Mazzoccato, docente alla Facoltà teologica del Triveneto di Padova, è intervenuto stamane al XVII Colloquio di Teologia Morale, che si è tenuto nella sede del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e famiglia. Nel suo intervento sul concetto teologico della legge, Mazzocato ha affermato che “il senso teologico della legge è in primo luogo l’istanza di amore incondizionato che la abita. Si tratta innanzitutto di un legame intrinseco fra il senso teologico della legge e il senso antropologico. Dal punto di vista teologico, l’amore incondizionato sembra avere Dio come unico destinatario. Si legge infatti nella Bibbia: ‘Amerai il Signore Dio con tutto te stesso e il prossimo tuo come te stesso’. Tuttavia – ha spiegato il docente – l’amore verso Dio, in forza del suo carattere totalizzante, ha una rilevanza antropologica fondamentale, dal momento che solo nell’amore totalizzante l’uomo si ritrova unificato in se stesso e comincia ad esistere come un essere che ha una propria identità. Possiamo anche dire che ritrova se stesso quando si salva dalla dispersione”.