Conferenza episcopale

Regno Unito: assemblea vescovi inglesi valuta inchiesta sui giovani in vista del Sinodo. “Viaggio della fede, dall’obbligo all’invito”

I vescovi della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, riuniti in questi giorni a Leeds per l’assemblea plenaria, hanno anche ascoltato i risultati di un’ inchiesta, condotta fra oltre tremila giovani, che utilizzeranno quando dovranno stendere il loro rapporto finale da inviare al Segretariato del Sinodo sulla gioventù del 2018. Nel rapporto, presentato durante l’assemblea plenaria di autunno della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, questa generazione si descrive come “isolata, in grado di contare soltanto su se stessa mentre le norme di vita un tempo scontate sono in crisi e aumenta la sfiducia nei confronti delle istituzioni”. Tuttavia i giovani cattolici – è sempre il rapporto presentato ai vescovi a dirlo – definiscono la loro vita “buona” e anche “felice”. Tra le iniziative della Chiesa che li raggiungono più facilmente vi sono quelle che accettano la loro identità e tengono conto del fatto che “il viaggio della fede deve spostarsi dalla dimensione dell’obbligo a quella dell’invito”. La conferenza episcopale ha dato il benvenuto al recente motu proprio Magnum principium, pubblicato lo scorso settembre, nel quale Papa Francesco interviene sul tema delle traduzioni dei testi liturgici e biblici estendendo le competenze delle varie Conference episcopali nazionali. Ricordando l’impegno della Santa Sede, durante il congresso mondiale dedicato alla dignità del bambino nell’era digitale, i vescovi di Inghilterra e Galles hanno lanciato un appello “ai fornitori di Internet perché investano in misure che limitino il danno che la rete può recare ai minori”.