Riepilogo

Notizie Sir del giorno: morte Totò Riina, rapporto Caritas povertà in Italia, videomessaggio Papa al Myanmar, Giornata per la vita 2018, Pilastro sociale Göteborg

Totò Riina: mons. Pennisi e mons. Galantino, “le cose cambieranno non perché è morto”. Esclusi funerali pubblici

“Con la morte di Totò Riina è finito il delirio di onnipotenza del capo dei capi di cosa nostra, ma la mafia non è stata sconfitta e quindi non bisogna abbassare la guardia”. È il commento al Sir di mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, alla morte, stanotte, di Totò Riina. “Il compito della Chiesa – prosegue Pennisi – è quello di educare le coscienze alla giustizia e alla legalità e di contrastare la mentalità mafiosa”. Dello stesso avviso mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che invita “tutti ad assumersi le proprie responsabilità e a pensare che le cose cambieranno non solo perché è morto Riina”. Don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali e sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (Cei), spiega il perché la Chiesa evita i funerali pubblici di personaggi come Totò Riina. Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, sottolinea che “la morte di Riina, come la morte di ogni persona, chiede rispetto. Ma questo non cancella il ricordo di una vita che, nel caso di Riina, è stata violenta, incompatibile con l’etica del Vangelo, strumento di sofferenza, di omicidi, di stragi”. Così anche il presidente del Senato, Pietro Grasso: “La pietà di fronte alla morte di un uomo non ci fa dimenticare quanto ha commesso nella sua vita, il dolore causato e il sangue versato”. Per Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia, “si è chiusa definitivamente l’era delle stragi”.

Povertà: Caritas Italiana, “in Italia 4 milioni 742mila persone vivono in uno stato di grave povertà”. In un decennio incremento del 165,2%

In Italia vivono in uno stato di grave povertà 4 milioni 742mila persone (il 7,9% dei residenti), un totale di 1 milione e 619mila famiglie (il 6,3% dei nuclei familiari). È quanto emerge dal rapporto “Futuro anteriore” realizzato da Caritas italiana su povertà giovanili ed esclusione sociale in Italia, che viene presentato questa mattina, a Roma, alla viglia della prima Giornata mondiale dei poveri. “Anche nel 2016 si registra un lieve incremento dell’incidenza della povertà”, rileva la Caritas, aggiungendo che nel Paese “nell’ultimo decennio si è registrato un incremento del 165,2% del numero dei poveri”. Giovani under 34, disoccupati e nuclei il cui capofamiglia svolge un lavoro da “operaio e assimilato”, famiglie con figli minori e nuclei di stranieri e misti sono le categorie più svantaggiate. (clicca qui)

Papa Francesco: videomessaggio al Myanmar, “non vedo l’ora di incontrarvi”. Un messaggio “di riconciliazione, di perdono e di pace”

(da Yangon) – “Cari amici, mentre mi preparo a visitare il Myanmar desidero inviare una parola di saluto e di amicizia a tutto il suo popolo. Non vedo l’ora di potervi incontrare”. Inizia così il videomessaggio che Papa Francesco ha inviato al Myanmar e che è stato postato oggi sulla pagina ufficiale Facebook – pope Francis in Myanmar 2017 – dedicata alla visita che il Santo Padre farà nel Paese dal 27 al 30 novembre. È padre Mariano Soe Naing, portavoce della Conferenza episcopale del Myanmar ad anticiparlo al Sir. “Vengo a proclamare il Vangelo di Gesù Cristo – dice il Papa parlando in italiano con sottotitoli in lingua birmana – messaggio di riconciliazione, di perdono e di pace”. Francesco rivolge quindi un saluto alla piccola comunità cattolica, 600mila fedeli in un Paese per l’85% buddista. “La mia visita vuol confermare la comunità cattolica del Myanmar nella sua fede in Dio e nella sua testimonianza nel Vangelo che insegna la dignità di ogni uomo e donna ed esige di aprire i nostri cuori agli altri, specialmente ai poveri e ai bisognosi”. Il Papa si rivolge quindi al popolo del Myanmar. (clicca qui)

Colombia: la Chiesa si prepara al Sinodo panamazzonico. Mons. Urbina (presidente Cec), “responsabilità di tutti”

“Stiamo lavorando intensamente, a metà dicembre andrò in Vaticano a incontrare Papa Francesco e il card. Turkson in occasione di una sessione della Fundación Populorum Progressio in preparazione al Sinodo dell’Amazzonia che il Papa ha indetto per ottobre 2019”. Lo dichiara al Sir mons. Oscar Urbina Ortega, presidente della Conferenza episcopale colombiana (Cec) e arcivescovo di Villavicencio, in seguito ad un incontro che si è svolto nei giorni scorsi con i vescovi mons. Francisco Javier Múnera e mons. José Joaquín Pinzón, rispettivamente vicari apostolici di San Vicente del Caguán e Puerto Leguízamo–Solano. Prosegue mons. Urbina: “Sono stato colpito dal messaggio di Papa Francesco in occasione della sua visita in Colombia. Parlando con lui a Bogotá mi ha detto di aver parlato della questione della difesa dell’Amazzonia a tutti i vescovi colombiani perché non è un tema locale, ma una responsabilità di tutti. Per questo motivo stiamo approfondendo varie proposte insieme alla Repam (la Rete ecclesiale panamazzonica, ndr) della Colombia per presentarle al Santo Padre. In questa prospettiva si è collocato l’incontro 6-8 novembre con i nostri vescovi, che hanno elaborato un Manifesto per la protezione e la difesa dei diritti dell’Amazzonia”. (clicca qui)

Giornata per la vita 2018: messaggio dei vescovi italiani, “il Vangelo della vita, gioia per il mondo”

“‘L’amore dà sempre vita’: quest’affermazione di papa Francesco, che apre il capitolo quinto dell’Amoris laetitia, ci introduce nella celebrazione della Giornata della Vita 2018, incentrata sul tema ‘Il Vangelo della vita, gioia per il mondo’”, questa l’apertura del Messaggio – diffuso oggi – del Consiglio episcopale permanente della Cei per la 40ª Giornata nazionale per la vita che si celebra il 4 febbraio 2018. Al centro della riflessione dei vescovi italiani è “la Parola di Dio, consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frutto dell’Amore e generatrice di gioia”, una gioia “che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quanto legato alla stessa rivelazione cristiana, compito poiché ne richiede la responsabilità”. (clicca qui)

Ue: Chiese in Europa, apprezzamento per Pilastro sociale di Göteborg. “Tradurlo in azioni concrete”

“Il Pilastro europeo per i diritti sociali è un passo vitale e ulteriore verso un’economia sociale di mercato europea. Per questo apprezziamo il consenso di alto livello raggiunto con la sua proclamazione da parte del Parlamento, Consiglio e Commissione”. Lo si legge in una nota congiunta diffusa dai segretariati della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese europee in concomitanza con la firma del Pilastro avvenuta stamane a Göteborg a conclusione del Summit sociale. “Incoraggiamo l’Ue e i suoi Stati membri a tradurre il documento in azioni concrete, coinvolgendo tutti i partner – comprese le organizzazioni ecclesiali e religiose – al fine di creare un mercato interno più radicato ed equo, per un’Europa più sociale e per il beneficio di tutti nell’Ue” scrivono le Chiese. (clicca qui)

Marcia migranti: Mons. Moraglia (Venezia), “ringrazio tutti per questo generoso coinvolgimento”

“In queste ore, come Chiesa di Venezia, abbiamo cercato di alleviare una situazione che rischiava di deflagrare: è stato un intervento di tipo emergenziale, messi di fronte ad una situazione singolarissima – di vera difficoltà ed emergenza oggettiva, che rischiava di ‘incartarsi’ e di aggravarsi ulteriormente – a cui abbiamo offerto una risposta con la disponibilità dei nostri parroci che ringrazio, insieme alle loro comunità, per l’aiuto dato con prontezza”. Lo rileva il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, facendo il punto – in una dichiarazione rilasciata a genteveneta.it – sull’emergenza migranti affrontata in queste ore nel Mirese. (clicca qui)