Risarcimento

Norvegia: al via lunedì il processo contro la diocesi di Oslo per la registrazione dei cattolici secondo procedure non conformi alle regole

Comincia lunedì 20 novembre, davanti al tribunale distrettuale di Oslo, il processo che vede coinvolta la diocesi cattolica di Oslo per il caso della registrazione dei cattolici negli elenchi diocesani secondo procedure non conformi alle regole. Ne dà notizia il sito della diocesi che “fornirà informazioni aggiornate durante il processo”, che “durerà cinque giorni”. La diocesi sarà difesa dall’avvocato Erling Lyngtveit: “È una questione triste e impegnativa che affrontiamo per tutti i soggetti coinvolti”, ha dichiarato. All’origine del caso è l’accusa di aver registrato nel periodo 2011-2014 più cattolici degli effettivamente residenti in Norvegia e di dovere allo Stato un risarcimento (equivalente a 1 milione di corone norvegesi) del contributo versato alla comunità cattolica sulla base di un numero ritenuto gonfiato. Un precedente processo per frode contro il vescovo di Oslo Bernt Eidsvig era già stato archiviato. Ora alla sbarra è l’ex-economo diocesano e la diocesi in quanto “impresa”, spiega la nota. Il vescovo Bernt Eidsvig dovrà deporre al processo come testimone, così come diversi impiegati della diocesi (sacerdoti e laici), e “altre presone che hanno avuto a che fare con la vicenda”. La diocesi ha sempre sostenuto, e questa sarà la posizione dell’avvocato Lyngtveit, di non aver commesso “frode”, pur riconoscendo “di avere per qualche tempo registrato i membri in modo spiacevole e deplorevole”. Già nel 2015-2016 i registri sono stati corretti.