Vita

Giornata per la vita 2018: messaggio dei vescovi italiani, “solo una comunità dal respiro evangelico può trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia”

Nel Messaggio del Consiglio episcopale permanente della Cei per la 40ª Giornata nazionale per la vita che si celebra il 4 febbraio 2018, i vescovi richiamano l’ammonimento del Santo Padre sui “segni di una cultura chiusa all’incontro” che “gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità”. Il Papa, sottolineano, “ricorda che solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia; una comunità che sa farsi ‘samaritana’ chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata”. Una comunità che cerca il sentiero della vita, “gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”. Una vita di cui il mondo di oggi “ha enorme bisogno”, “spesso senza riconoscerlo”. Per questo, “si aspetta dai cristiani l’annuncio della buona notizia per vincere la cultura della tristezza e dell’individualismo, che mina le basi di ogni relazione”.
Il punto iniziale per testimoniare il Vangelo della vita e della gioia, scrivono i vescovi, “è vivere con cuore grato la fatica dell’esistenza umana, senza ingenuità né illusorie autoreferenzialità”. Il credente diventa discepolo e, “mentre impara a confrontarsi continuamente con le asprezze della storia, si interroga e cerca risposte di verità”. Un cammino di ricerca in cui “sperimenta che stare con il Maestro” lo conduce “a gestire la realtà e a viverla bene, in modo sapiente, contando su una concezione delle relazioni non generica e temporanea, bensì cristianamente limpida e incisiva”.
“La Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia – conclude il Messaggio dei vescovi -, guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo. Un annuncio dell’amore paterno e materno che sempre dà vita, che contagia gioia e vince ogni tristezza”.