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Svizzera: Caritas, alcune misure per arginare la povertà infantile. “Sfida sociale dei prossimi decenni”

Introdurre le prestazioni complementari per le famiglie in tutta la Svizzera; assumere misure che permettano di conciliare famiglia e lavoro; promuovere l’“incoraggiamento precoce” come strumento di lotta contro la povertà, rendendo asili nidi e primo anno di scuola materna accessibili a tutti i bambini (con sostegno parziale o totale come in Ticino): sono le misure che oggi la Caritas Svizzera chiede con un comunicato siano adottate al più presto e in tutto il territorio confederale per arginare il problema della povertà infantile. Secondo gli ultimi dati, in Svizzera 76mila bambini vivono in povertà, 188mila in precarietà. Di fatto il problema-povertà in generale “resterà la sfida sociale più importante dei prossimi decenni”, sostiene la Caritas, motivo per cui la Confederazione non potrà esimersi da questo compito politico quando, a fine 2018 arriverà a termine il “programma nazionale contro la povertà”. La richiesta è quindi che “la Confederazione, in collaborazione con i cantoni e i comuni, le organizzazioni civili e le stesse persone povere sviluppi una strategia nazionale di prevenzione e di lotta contro la povertà, con obiettivi misurabili, provvedimenti efficienti e sottoposti a regolari verifiche”.