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Plenaria Pcc: Vicuña (Universidad Católica de Chile), “ci sono caratteristiche umane nei geni? C’è un gene responsabile dell’intelligenza?”

Ci sono caratteristiche umane nei geni? Se lo chiede Rafael Vicuña, biologo della Pontificia Universidad Católica de Chile (Santiago del Cile), intervenuto questo pomeriggio alla seconda sessione dell’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della cultura (Pcc) in corso fino al 18 novembre a Roma sul tema “Il futuro dell’umanità: nuove sfide all’antropologia”. Il pomeriggio di oggi è dedicato alla medicina genetica; titolo della seduta “Ridisegnare la natura umana”. “Il gene – spiega Vicuña – è un segmento della lunga sequenza di molecole che costituiscono il Dna . Ci sono circa 20mila geni nell’essere umano. La sequenza di queste lettere (tre miliardi e mezzo) è stata scoperta e decodificata dal 2001. Tutte le forme di vita sono correlate tra di loro: tutti, uomini e piante discendiamo da batteri”. I geni, spiega l’esperto, “non sono fissi ma mobili. Gli scienziati hanno cominciato a ricercare come i geni siano coinvolti nello sviluppo di alcune malattie: potrebbero portare alla cura del diabete, dell’obesità e in generale al prolungamento della vita”. “C’è un gene – si chiede ancora lo studioso – responsabile dell’intelligenza? Un genetista ipotizza anche l’esistenza del ‘gene di Dio’, un gene umano che predisporrebbe all’esperienza mistica, ma non esiste alcuna evidenza scientifica”. “Dedurre il fenotipo dal genotipo – prosegue Vicuña – non è semplice. I tratti sono quasi sempre multigenici (epistasi), poi c’è l’influenza dell’ambiente (epigenetica) e quella del microbioma, chiamato anche il secondo genoma”. Vicuna spiega il funzionamento dell’editing genetico con il Crispr. L’altro ieri, dice con riferimento al paziente californiano con sindrome di Hunter, “gli scienziati hanno fatto il primo tentativo di gene editing nel corpo umano, ma era già stato fatto un anno fa in Cina”.