(Re)thinking Europe

Europa: Goulard (Francia), “necessario un confronto tra gli Stati, tra Ue e società civile, tra credenti e non credenti”

“Occorrono aperture e dialogo, come invita a fare Papa Francesco. E non si tratta nemmeno di rinunciare alla propria identità, ma semmai di metterla in gioco in un contesto più ampio: appunto l’Europa”. Sylvie Goulard, economista e saggista, già eurodeputata e ministro in Francia, è stata chiamata a portare un contributo sul tema “Integrazione – Costruire ponti tra e all’intero degli Stati membri” all’incontro “(Re)thinking Europe”, promosso da Comece e Santa Sede, in corso in Vaticano. Oggi è prevista l’udienza con il Pontefice. Intervistata dal Sir, Goulard afferma: dinanzi ai tanti problemi aperti “occorre fare dei passi gli uni verso gli altri, cercando di comprendere le ragioni di ciascuno e rendendoci conto della maggiore interdipendenza, al di là dei confini, che si è venuta a creare negli anni. Iniziative come (Re)thinking Europe confermano, del resto, che il dialogo favorisce la comprensione e l’avvicinarsi di posizioni divergenti. È oggi più che mai necessario un confronto tra gli Stati, tra Ue e società civile, tra credenti e non credenti” per rilanciare il progetto comunitario. Ma l’Europa è divisa, attraversata dai nazionalismi e particolarismi… “Nella storia abbiamo avuto l’esempio dei padri fondatori, cristiani impegnati in politica, che erano dei patrioti senza essere dei nazionalisti, e hanno edificato la Comunità. Del resto, da cristiana ritengo che il nazionalismo, la chiusura verso l’altro e gli altri, non sia compatibile con il vangelo”.