Musica e fede

Nuovo Cd Cappella Sistina: mons. Gänswein, “anche attraverso la musica si può andare in periferia”

foto SIR/Marco Calvarese

“Anche attraverso la musica si può, come dice Papa Francesco, andare in ‘periferia’ per offrire a tutti una concreta possibilità di incontro con un Dio che ama, perdona e desidera per ognuno di noi vita in abbondanza”. Lo ha detto mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia, presentando oggi in sala stampa vaticana il nuovo cd musicale della Cappella musicale pontificia “Sistina”, edito da Deutsche Grammophon: “Veni Domine. Advent & Christmas at the Sistine Chapel”. Il terzo cd inciso dalla Cappella Sistina, definito “un progetto di ampio respiro e di indubbia qualità culturale e spirituale – ha spiegato Gänswein – ha la sua piena ragion d’essere nel contesto del servizio ecclesiale che anche il Coro del Papa è chiamato a svolgere”. “Una produzione discografica di questo tipo – ha proseguito – è, infatti, un annuncio della Buona Notizia che si attua attraverso l’arte, specificatamente la musica, affinché il contatto di tante persone di cultura ed estrazione diverse con un specifico repertorio musicale e con tutta la ricerca di Dio che vi trasuda, possa provocare una crescita nel cammino spirituale e addirittura un primo interrogarsi su Colui che è all’origine di ogni bellezza”. Di qui la “grande responsabilità” della Cappella Sistina “nel proporre il suo repertorio musicale eseguito con pertinenza estetica e alta professionalità”, che in questo nuovo cd si avvale anche del contributo del famoso mezzosoprano Cecilia Bartoli. “Per questa storica istituzione sono lo studio quotidiano, la costante ricerca, la doverosa sperimentazione e il necessario confronto culturale, gli strumenti concreti del proprio servizio ecclesiale”, ha sottolineato il prefetto, esprimendo la sua gratitudine, oltre che alla Deutsche Grammophon, “a tutti coloro che con la loro passione e professionalità hanno permesso questa nuova produzione: al Maestro della Cappella Sistina, ai cantori adulti, ai pueri cantores e alle famiglie di questi ragazzi che, fidandosi del progetto educativo e del sereno clima che si respira nella scuola annessa alla Cappella Musicale, permettono ai loro figli di fare un’esperienza del tutto unica”. Il nuovo cd della Sistina è un disco per Natale con un repertorio evinto dai manoscritti rinascimentali del fondo “Cappella Sistina” custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana, contenente tre prime incisioni mondiali e la “Beata viscera Mariae Virginis” di Perotinus, con la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli.
“Quando tre anni fa fu edito il primo cd non avrei immaginato che tale iniziativa avesse trovato tanta benevola accoglienza”, ha esordito Gänswein, per il quale quello di oggi è “un traguardo significativo sotto molteplici aspetti: innanzitutto per i risultati ottenuti dai due cd già pubblicati che hanno attirato l’interesse di un pubblico vasto, poi, per il cd che stiamo presentando che è particolarmente pregnante non solo per la qualità dell’esecuzione, ma anche per la scelta delle musiche le quali ci introducono nel cuore del mistero cristiano: l’incarnazione del Verbo, il Natale del Signore. Dunque testi che ispirano intima gioia e ci immergono in un orizzonte di rara bellezza che esprime, per dirla con Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, l’allegrezza del creato e dell’uomo per la nascita del Salvatore”. Inoltre, “questa nuova produzione, incentrata sul tempo liturgico del Natale, si fonda sulla caratteristica – più unica che rara – di tradurre in suono i manoscritti presenti nel fondo della Cappella Sistina conservato nella Biblioteca Apostolica, uno scrigno davvero prezioso che la Cappella Musicale, sotto la guida del Maestro Palombella e dei suoi collaboratori, sta sapientemente aprendo, direi quasi, svelando al pubblico”, per “una progettuale valorizzazione del patrimonio culturale e musicale della Santa Sede”. “Il fondo ‘Cappella Sistina’ nella Biblioteca Vaticana risulta essere uno dei più grandi archivi di musica rinascimentale al mondo dove si trovano i manoscritti dei più grandi compositori di questo periodo storico”, ha fatto notare il prefetto della Casa Pontificia.

foto SIR/Marco Calvarese