“Bisogna insistere sulle cose comuni e non sulle differenze. Una cosa comune è l’importanza del sacerdozio di tutti i credenti, perché i ministeri sono un aiuto alla Chiesa per esercitare il suo servizio. Bisogna andare avanti nel dialogo tra cattolici e luterani su questo tema”. Lo ha detto Daniel Marguerat, docente all’Università di Losanna, parlando del “sacerdozio universale come principio ecclesiologico protestante” durante il convegno “Passione per Dio. Spiritualità e teologia della Riforma a 500 anni dal suo albeggiare”, che si svolge nella Pontificia Università Lateranense, a Roma. “C’è un sacerdozio che appartiene a tutti i credenti – ha sottolineato il docente -. Protestanti e cattolici sono d’accordo su questo punto: i ministeri sono necessari alla vita della Chiesa per permettere ai credenti di esercitare il sacerdozio universale. C’è, però, una differenza nella tradizione protestante, insita non nell’essenza ma nelle funzioni tra religiosi e laici. Il Concilio Vaticano II ha mantenuto la tradizione cattolica, ma è una differenza interna alle Chiese”.