“È un messaggio carico di speranza rivolto a tutti i passionisti del mondo e alla famiglia passionista, composta dalle monache, dalle suore da tanti movimenti laicali passionisti”: è quanto afferma padre Antonio Rungi, passionista, nel presentare alla stampa il messaggio del superiore generale, padre Jaochim Rego, inviato a tutta la Congregazione della Passione in occasione della festa di San Paolo della Croce, di oggi 19 ottobre e per i 150 anni dalla canonizzazione di San Paolo della Croce, avvenuta a Roma, per opera di Pio IX il 29 giugno 1867. “Si tratta di un messaggio di incoraggiamento – precisa padre Rungi – per tutti i religiosi e laici impegnati nella e con la Congregazione della Passione, perché seguano la strada tracciata dal fondatore anche nell’oggi della Chiesa e del mondo”. Il generale dei Passionisti, originario del Myanmar, volge uno sguardo al mondo di oggi e afferma che “davvero i tempi presenti sono segnati da oscurità e pena. Il mondo continua a fare esperienza di così tanta sofferenza: guerre, odio, discriminazioni, negazione dei diritti umani e della libertà, terrorismo, uccisioni indiscriminate, disastri naturali”. Per il superiore generale, “come passionisti del tempo presente, la nostra missione deve riflettere una spiritualità ricca di speranza, quella di chi si arrende e si affida nelle mani di Colui che ci ha chiamati a proclamare il Vangelo della Passione di Gesù come manifestazione dell’amore illimitato e sconfinato di Dio”. E conclude con un monito rivolto a tutti i passionisti: “Viviamo il nostro carisma come profeti di speranza, con una sincera convinzione nelle cose che predichiamo, perché Dio è il vero cuore e il vero centro della nostra vita”.