“Siamo qui perché vogliamo presentare la nostra azione sul territorio, ovvero impegnarci perché ai minori stranieri vengano riconosciuti tanti diritti che sul territorio e nel Paese sono ancora negati”. A dirlo è stato Maurizio Alfano, coordinatore della Consulta sui minori non accompagnati, intervenuto ieri a Cosenza nel convegno “Migranti minorenni: vulnerabili e senza voce”, organizzato dall’ufficio Migrantes diocesano. “Da poco abbiamo avviato il lavoro della Consulta (istituita dal Garante regionale per i diritti dell’Infanzia ndr). Non aspetteremo le segnalazioni di criticità sui minori non accompagnati, ma gireremo e stiamo già girando sul territorio per verificare le condizioni di prima e seconda accoglienza dei minori. Stiamo facendo già un’azione di monitoraggio per verificare tutta una serie di diritti, quali ad esempio quelli della scuola, dell’inserimento socio-lavorativo e della sanità, ma anche del modo di praticare lo sport, che spesso è impedito ai minorenni”. A proposito delle situazioni dei centri di accoglienza, “quelli di primissima accoglienza registrano un problema relativo all’aspetto sanitario. Il sistema sanitario di uno a uno lì non funziona, così come la presa in carico sanitaria e sociosanitaria. Stenta anche l’aspetto sociale dell’ascolto del minore da parte dei professionisti dedicati”. Per Alfano “ai minori non accompagnati andrebbero estese tutte le tutele proprie dei minori italiani. Un minore italiano tolto dal proprio nucleo familiare costa allo Stato 70 o 75 euro al giorno; un minore straniero costa 45 euro. Già questa prima differenza economica la dice lunga sui servizi a tutela dei minori. Basterebbe colmare questo gap perché il nostro Paese sia civile”.