
“Tante volte nella vita nostra le lacrime seminano speranza, sono semi di speranza”. Ad assicurarlo ai 6mila fedeli presenti nell’Aula Paolo VI è stato il Papa, parlando a braccio come ha fatto a più riprese nella prima catechesi del 2017, dedicata alla figura di Rachele. “Proprio per il pianto della madre, c’è ancora speranza per i figli, che torneranno a vivere”, ha sottolineato Francesco sulla scorta del racconto biblico: “Questa donna, che aveva accettato di morire, al momento del parto, perché il figlio potesse vivere, con il suo pianto è ora principio di vita nuova per i figli esiliati. Al dolore e al pianto amaro di Rachele, il Signore risponde con una promessa che adesso può essere per lei motivo di vera consolazione: il popolo potrà tornare dall’esilio e vivere nella fede, libero, il proprio rapporto con Dio. Le lacrime hanno generato speranza”. “Questo non è facile da capire, ma è vero”, l’aggiunta fuori testo: “Tante volte nella vita nostra le lacrime seminano speranza, sono semi di speranza”.