(Bruxelles) Clima surriscaldato a Bruxelles. Le sfide interne e quelle esterne si infittiscono, così come l’agenda di Consiglio, Commissione e Parlamento. Il commissario per gli aiuti umanitari, Christos Stylianidesha, ieri ha annunciato il programma di aiuti urgenti dell’Unione “più ambizioso di sempre”, per far fronte alle necessità quotidiane dei rifugiati in Turchia. Il programma, chiamato “rete di sicurezza sociale di emergenza”, pari a 348 milioni di euro, “sarà gestito operativamente dal Programma alimentare mondiale in collaborazione con l’autorità per la gestione delle catastrofi e delle emergenze” del primo ministro turco, con la Mezzaluna Rossa turca. “Si tratta – spiegano alla Commissione – del programma umanitario di più ampia portata di sempre che usa i trasferimenti diretti in denaro per far fronte alle necessità quotidiane delle famiglie più vulnerabili di rifugiati in Turchia. La rete di sicurezza sociale d’emergenza, a cui l’Ue e i suoi Stati membri conferiscono 348 milioni di euro nel quadro dello strumento per i rifugiati in Turchia, è un sistema di assistenza per raggiungere un milione di rifugiati in Turchia”. Mercoledì 14 settembre il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker illustrerà a Strasburgo, dinanzi all’Europarlamento, lo “Stato dell’Unione”. Nel frattempo proseguono i colloqui di Donald Tusk (Consiglio europeo) in vista del summit di Bratislava del 16 settembre per il futuro dell’Unione dopo il Brexit.