Si svolgerà il prossimo 12 ottobre, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento di beneficenza “Uniti per la Pace”, per sostenere i programmi educativi e sociali di Fondazione Scholas Occurrentes. La presentazione questa mattina nella Sala Marconi della Radio Vaticana. Alla partita di calcio promossa da Papa Francesco, parteciperanno grandi campioni in attività ed altre glorie del calcio internazionale. Le novità di questa edizione sono state elencate a Radio Vaticana da José María del Corral, presidente della Fondazione Internazionale di Diritto Pontificio Scholas Occurrentes. “Da una parte – ha spiegato – la necessità di fare della ‘cultura dell’incontro’ una esperienza educativa, che è vincente e che il Papa torna sempre a ripetere: la pace si costruisce attraverso l’unità, facendo della ‘cultura dell’incontro’ una realtà. Noi stiamo cominciando ora in Italia questa esperienza che è nata con Papa Bergoglio a Buenos Aires. Abbiamo la gioia di iniziare a farlo con i bambini delle scuole statali e non statali italiane. Questa è la caratteristica principale di questa partita. Inoltre il Papa ci dice che il calcio ci insegna a lavorare in gruppo. Per questo la partita di calcio vedrà protagoniste due istituzioni italiane che ci hanno appoggiato”, cioé l’Unitalsi e il Csi. L’evento sarà trasmesso in diretta da RaiUno alle 21.15 e sosterrà numerosi progetti grazie alla raccolta fondi. In Italia il sostegno andrà alla popolazione di Amatrice colpita dal terremoto del 24 agosto scorso. “In questo momento – ha aggiunto José María del Corral – è importante soprattutto per quello che stanno vivendo le vittime del terremoto. Quello che è stato raccolto nel 2014 ha permesso di realizzare i 37 programmi di integrazione nel mondo, che si chiamano ‘Scholas ciudadanía’. Il Papa ci ha inviato un lettera per congratularsi con noi. Ovviamente c’è l’idea non soltanto di realizzare questo progetto in Argentina, ma anche nel resto dei Paesi dell’America Latina, nella speranza poi di arrivare in Europa e in Asia. Pensiamo di espanderci in Europa in cinque anni: noi siamo nati il 13 agosto del 2013 e già stiamo vivendo un’esperienza in Asia, negli Emirati Arabi, con cinque musulmani; e adesso lo possiamo anche vivere in Spagna, a Madrid e a Barcellona”. Altre informazioni sul sito istituzionale dell’evento.