Scuola: mons. Giudice (Nocera-Sarno), “sempre più palestra che prepara alla vita”

“Ancora una volta varchiamo la porta della scuola e, in questo Anno santo della misericordia, iniziamo il nuovo anno scolastico 2016-2017. È una porta che oltrepassiamo tutti insieme: docenti, alunni, famiglie, operatori scolastici, ben sapendo il valore simbolico del gesto e lo spessore carico di speranza che esso comporta. Ogni mattina, al suono della campanella, un mondo di sogni, speranze, attese e preoccupazioni oltrepassa la porta della scuola e, affidandosi ad esperti educatori, si incammina sui sentieri della conoscenza e della formazione”. Lo scrive il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, nel suo messaggio per l’inizio dell’anno scolastico.
“Gesto semplice, quello della porta, scontato, usuale, quotidiano, ma carico di tanti significati e denso di aspettative. Oltre la porta, entrando, ci attende la famiglia scolastica che, per un pugno di anni, accompagna la nostra crescita; e, uscendo, incontriamo la famiglia della vita e del mondo, dove si inverano le lezioni scolastiche”, evidenzia il presule.

“È bella la scuola, in entrata e in uscita, è importante e deve diventare, con il contributo di ognuno, sempre più palestra che prepara alla vita – osserva il vescovo -. È bella la scuola, anche se è faticosa, come ogni impegno, come un lavoro che, se fatto con passione, ci costruisce, costruisce la civiltà e permette alla società di essere più umana. È bella la scuola, e sono belli gli anni della scuola, intessuti nell’amicizia e nelle relazioni che, nel tempo, daranno i frutti”. Per monsignor Giudice, “anche a scuola si può fare esperienza di misericordia, si può essere misericordiosi, sapendo che sempre la misericordia si coniuga con la giustizia”.

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