“Il lutto che segue un simile dramma è particolarmente difficile da affrontare”, così spiega in un comunicato Günther Rederlechner, responsabile del servizio Hospice della Caritas di Bolzano alla vigilia della Giornata mondiale di prevenzione dei suicidi. “Sensi di colpa, vergogna e spesso anche la mancanza di comprensione da parte delle persone – aggiunge – rendono complicata l’elaborazione naturale del lutto” aggiunge. Queste difficoltà emergono anche dai colloqui che la Consulenza al telefono della Caritas conduce con le persone che hanno subito un lutto di questo tipo. “Stare di fronte da soli alla morte per suicidio del partner, di un figlio, un padre, una madre o un amico richiede molta fatica. Le persone in lutto devono poterne parlare con qualcuno, per esprimere il loro dolore, la loro vergogna e spesso la loro rabbia”, dice Silvia Moser, responsabile della Consulenza telefonica. Entrambi i servizi della Caritas, il servizio Hospice e la Consulenza telefonica, offrono aiuto e assistenza in tal senso. “La domanda sul perché il proprio caro si sia tolto la vita è particolarmente dolorosa. Parenti e amici vogliono capire perché la persona amata si sia suicidata e come mai la loro presenza non abbia impedito il gesto drammatico. Si sentono in colpa, spesso sopraggiunge la rabbia, per essere stati lasciati soli e dover affrontare una tale situazione”, spiega Günther Rederlechner. E’ perciò molto importante, per le persone che rimangono, ricevere la comprensione del loro ambiente e avere la possibilità di parlare apertamente, fidandosi, di quello che stanno attraversando. Per queste ragioni il servizio Hospice della Caritas offre il proprio accompagnamento e sostegno ai parenti delle vittime di suicidio. Il Sostegno telefonico della Caritas è raggiungibile 24 ore al giorno, tutti i giorni della settimana al numero verde 840 000 481. Chi volesse ricevere accompagnamento dal Servizio Hospice o anche maggiori informazioni può rivolgersi a hospiz@caritas.bz.it.