
“Il lavoro più importante che deve svolgere un movimento è legato all’educazione e all’insegnamento. E il filo conduttore deve essere quello indicato dal Papa ai vescovi durante il convegno di Firenze, quando ha esortato a riprendere la Evangelii Gaudium, ovvero la gioia del Vangelo. Ciò che emerge da questa esortazione apostolica è soprattutto l’importanza dell’incontro e la gioia che ne deriva. Non si tratta solo di ritrovare la via del Signore, ma di una vera e propria cultura dell’incontro che possa curare le ferite dell’umanità contemporanea”. È quanto ha detto stamane monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, durante l’apertura del seminario nazionale del Movimento Cristiano lavoratori (Mcl) in corso oggi e domani a Senigallia. Monsignor Santoro, nominato arcivescovo di Taranto nel 2011 da Papa Benedetto XVI, ha più volte sottolineato l’importanza dell’Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica post sinodale, definita “un faro di speranza che tutti i fedeli dovrebbero seguire, perché ci insegna la gioia dell’amore”. Infine l’arcivescovo, che a Senigallia ha ricordato che la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani di Cagliari 2017 sarà dedicata al lavoro, ha voluto ribadire l’urgenza di dare un aiuto concreto all’occupazione. “Il divario tra e Nord e Sud – ha ammonito mons. Santoro – è destinato ad allargarsi ulteriormente se non si agisce in maniera concreta e strutturale. Serve allora una strategia specifica per il Meridione, superando la logica del dolore e abbracciando quella della speranza, perché non ne ricava profitto soltanto il Sud, ma tutto il nostro Paese”.