Giovani e lavoro: Tiraboschi (Univ. Modena), “tenere presente i reali bisogni delle persone”

“I giovani e il lavoro hanno troppe difficoltà a incontrarsi nel nostro Paese e forse la colpa è anche delle riforme non propriamente eccellenti messe in atto in questi anni dai nostri Governi. L’impegno in aiuto dell’occupazione non può tradursi solo in tecnicismi o in meri strumenti legislativi e normativi senza tenere presente i reali bisogni delle persone”. Lo ha affermato Michele Tiraboschi, professore ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Modena e direttore del centro studi sul lavoro Adapt-Marco Biagi, intervenuto oggi pomeriggio a Senigallia al seminario nazionale di studi e formazione promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori. L’appuntamento, che segna la ripresa delle attività del movimento dopo la pausa estiva, ha come titolo “Un movimento in cammino. Trasmettere la speranza, confortare con la presenza, sostenere con l’aiuto concreto” e ha visto la partecipazione in questi due giorni di oltre 400 persone provenienti da tutta Italia. Tiraboschi, nel corso della sessione intitolata “Per un nuovo umanesimo del lavoro: educare, condividere e testimoniare”, ha esortato il mercato del lavoro a mettere al centro la persona, creando un sistema di condivisione che possa guidare il cambiamento. “Il cambiamento tecnologico – ha aggiunto Tiraboschi – non deve essere soltanto subito passivamente dalle nuove generazioni, ma deve creare la capacità di leggere le trasformazioni del nostro tempo. Il problema dei nostri giovani è che ormai hanno perso l’entusiasmo, ecco perché Papa Francesco fa bene a ricordare loro che non devono farsi rubare la speranza. È necessario però che le riforme occupazionali, non solo da un punto di vista tecnico, tornino a occuparsi delle persone in maniera concreta, ascoltando in primis i problemi che emergono dalle fasce più deboli della popolazione”.

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