Congresso eucaristico: mons. Sanguineti (Pavia), “non è un gesto rituale, staccato dalla vita, né una fuga dalla storia”

“Celebrare il Congresso eucaristico a Genova non è un gesto rituale, staccato dalla vita, né tanto meno, una sorta di fuga dalla storia: è ripartire dall’unica Presenza che ci ridona la gioia d’essere uomini e ci fa essere, nel mondo, segni della misericordia e della speranza che non delude”. Lo afferma il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano pavese “Il Ticino”. L’evento sul tema “L’Eucaristia, sorgente della missione” che la Chiesa italiana celebrerà a Genova, dal 15 al 18 settembre, “potrebbe sembrare un gesto celebrativo un po’ lontano dal vissuto delle nostre comunità e dalle preoccupazioni e sfide che ci ritroviamo di fronte, in questa ripresa dell’ordinaria attività”, osserva il vescovo, ma nei Congressi Eucaristici, “soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, si è accentuata una dimensione di ascolto e di attenzione alla realtà del mondo, per sostenere una presenza attiva dei cristiani dentro la storia, capace d’incontro e di relazione con gli uomini del nostro tempo”. Per questo, rileva mons. Sanguineti, è importante “riscoprire il dono dell’Eucaristia, che segna il ritmo delle nostre comunità, di domenica in domenica, ritrovare la grazia di questa silenziosa Presenza che abita nelle nostre chiese, e che possiamo incontrare nel gesto dell’adorazione, comunitaria e personale”. “Qui sta il senso più profondo e più autentico dell’evento a cui possiamo partecipare, in modi diversi, sia andando a Genova, sia restando nelle nostre comunità”, suggerisce il vescovo, secondo cui sono necessari “l’umiltà e il coraggio di ricentrarci sull’essenziale”, per “rinnovare in noi cristiani la passione della testimonianza e l’impeto della carità operosa”. Citano Papa Francesco – “Il nocciolo della misericordia è questo dialogo con il cuore misericordioso di Gesù” – mons. Sanguineti afferma che “è un dialogo che avviene e cresce soprattutto nel contatto con la presenza eucaristica del Signore”. “Testimonianza potente di questo legame e di quanto sia essenziale l’Eucaristia per vivere le opere di misericordia, è la nuova Santa, Madre Teresa di Calcutta, canonizzata lo scorso 4 settembre”, ricorda il vescovo, secondo cui “i grandi testimoni della carità, i santi missionari e costruttori di forme nuove di vita cristiana sono sempre stati uomini e donne eucaristici”.

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