“Attenzione sempre costante al pianeta carcere, ragionando e intervenendo a tutela dei diritti di bambini e adolescenti, senza mai rinunciare al loro recupero”. Nella settimana che ha visto la firma della Carta a favore dei figli dei genitori detenuti, con il rinnovo del protocollo tra autorità garante, ministero della Giustizia e Bambinisenzasbarre onlus, Filomena Albano, garante per l’infanzia e l’adolescenza, riporta l’attenzione a iniziative e avvenimenti legati al mondo del carcere che coinvolgono, in diverso modo e a diverso titolo, le vite di bambini e adolescenti. Il “pianeta carcere”, infatti, è un ambito importante, tra gli innumerevoli temi di interesse dell’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sia quando si tratta del mantenimento di legami affettivi tra figli e genitori detenuti sia quando si tratta della detenzione delle persone di minore età. In merito ai casi registrati negli scorsi giorni di rivolte all’interno di un carcere minorile – dove sono compresenti sia adolescenti sia giovani adulti – “vi è la necessità di bilanciare due fattori: da un lato la prevenzione di fattori di rischio, a partire dal fenomeno dell’emulazione da parte dei minorenni, dall’altra, la necessità di consentire la continuità de percorso educativo anche alle persone di minore età che siano divenute maggiorenni e, ancora, le esigenze di prossimità, vale a dire la vicinanza dell’istituto di detenzione ai luoghi di riferimento affettivo dei diretti interessati, con l’opportunità di non favorire la continuità di relazioni insalubri”. Il bilanciamento si realizza differenziando i percorsi pur all’interno dello stesso istituto penitenziario, agendo su progetti educativi individualizzati, prevedendo spazi “dedicati”, personale specializzato e risorse per i progetti di inclusione sociale. Per la garante, occorre valorizzare le buone prassi che esistono in diversi istituti attraverso la collaborazione istituzionale, già sperimentata con la firma della Carta dei figli dei genitori detenuti.