(DIRE-SIR) – Milano si candida ufficialmente come sede per l’Agenzia europea del farmaco (Ema). Prende così subito i crismi operativi la sinergia tra la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la rete delle imprese, il mondo universitario e il Governo per riuscire “a rilanciare la leadership europea di Milano e della Lombardia, area in cui passa molto del futuro sviluppo del paese”, come detto dal ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina. All’incontro presenti il rettore dell’Università Statale di Milano Gianluca Vago, il sindaco Giuseppe Sala, l’imprenditrice Delia Bracco e il governatore regionale Roberto Maroni. “La cabina di regia attivata con la sottoscrizione del documento del 18 luglio scorso si è posta come obiettivi l’istituzione di una free tax area e il trasferimento di tre importanti Agenzie destinate a lasciare Londra dopo il Brexit”, fa sapere Maroni introducendo l’incontro e spiegando come l’intento della cabina di coordinamento, composta dai membri presenti oggi, è trasferire oltre all’Ema anche l’Agenzia bancaria europea, l’Eba e il Tribunale unificato dei Brevetti La trattativa, per stessa ammissione dei presenti, non sarà facile e neanche breve, tuttavia almeno per quanto riguarda la candidatura per l’Agenzia del Farmaco si può parlare di ufficialità: “la candidatura verrà presentata previo dossier redatto dal Governo che avrà il compito di condurre la trattativa” spiega Maroni, mentre Vago assicura che “l’Università aiuterà Palazzo Chigi nella redazione dei dossier”. Sala intanto mostra soddisfazione per “il lavoro congiunto delle Istituzioni”, auspica “tempi brevi” perché “c’è lo spazio per operare” e annuncia che martedì si incontrerà con il presidente del Consiglio Matteo Renzi “per confrontarci e istituire il Patto per Milano, che ha vari obiettivi” spiega il sindaco, tra cui ovviamente c’è la gestione del post Brexit. Soddisfazione anche da parte della rappresentante del tessuto delle imprese Delia Bracco, che indica nel modello Food & Drug (cibo e farmaco) statunitense un modello vincente “adottato in Cina e in India: a Parma abbiamo già l’Agenzia europea sicurezza alimentare (Efsa)- spiega- e se dovessimo riuscire a unire il settore farmaceutico sarebbe un grosso passo in avanti”. (www.dire.it)