“Il vero pasticcio di questi giorni nasce dal fatto che, al di là della fumosa ‘visione biocentrica’ esposta del primo discorso al Consiglio comunale, non ha ancora comunicato ai cittadini romani – suoi elettori – una sola forte idea programmatica”. Sono le parole dell’editoriale di Avvenire rivolte direttamente a Virginia Raggi. “Qual è la sua idea di Roma? Quali i suoi progetti?”, incalza il quotidiano dei cattolici italiani: “Che cosa prepara per rifiuti e trasporti, o per affrontare i tanti malesseri sociali della metropoli? E ancora, che cosa vuol fare per le Olimpiadi 2024? Se ha una sua linea, la sviluppi e la imponga. O ha paura di fare come Pizzarotti a Parma?”. “Più che l’azzeramento delle nomine chiesto dal ‘direttorio’ pentastellato – la proposta – costruisca la sua ‘indipendenza’ con un momento alto di trasparenza, quella trasparenza che il Movimento proclama tra i propri principi ispiratori. Va in questo senso il messaggio video che la sindaca ha lanciato ieri su Facebook. E mezzi ancora più efficaci sarebbero un passaggio in Consiglio comunale per un chiarimento istituzionale e, magari, una sorta di ‘discorso alla città’. Idem sulle nomine. Per Roma è tempo di governare, non di trastullarsi in una sarabanda di nomi”.