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Hanno preso il via domenica 7 agosto da Caltabellotta (Ag), la “città della pace”, le “Giornate dei beni culturali ecclesiastici” promosse dall’arcidiocesi di Agrigento. Di “evento storico” ha parlato don Giuseppe Marciante, arciprete di Caltabellotta, in una videointervista rilasciata a “L’Amico del Popolo”, il settimanale diocesano di Agrigento.
Le centinaia di visitatori hanno potuto approfittare della riapertura dell’Eremo di san Pellegrino dopo i lavori di restauro per accedere al complesso conventuale costruito nella roccia e da cui partì la leggenda del trionfo di san Pellegrino sul drago. L’itinerario di visita ha compreso anche la chiesa della Pietà, il Duomo e la chiesa del Carmine con la sacrestia aperta. “Devo ringraziare innanzitutto il gruppo dei giovani – ha aggiunto don Marciante – chiamati da un po’ di tempo a valorizzare l’eremo e impegnati con i loro sacrifici per attenzionare a tutta la città questo luogo così bello e dal grande valore paesaggistico”. “Abbiamo avuto la possibilità di accogliere più di 700 visitatori che – ha spiegato l’arciprete – non solo hanno partecipato alla messa ma che hanno fatto il loro percorso lungo l’itinerario turistico programmato”. “Si cambia formula”, ha invece affermato don Giuseppe Pontillo, direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi agrigentina, chiarendo che dopo “la valorizzazione dei monumenti ecclesiastici di Agrigento, con le notti bianche, ora come arcidiocesi ci orientiamo sul territorio per far conoscere, valorizzare ed evangelizzare attraverso i beni monumentali e storico-artistici”.