
“La pace salga oggi di nuovo, da questa piccola chiesa della Porziuncola, da questa sacra città di Assisi, perché gli uomini di ogni convinzione religiosa sappiano mostrare al mondo il vero volto di Dio: misericordioso, compassionevole, creatore e padre di tutti gli uomini”. È l’invocazione con cui il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra, ha concluso oggi l’omelia della messa per la festa del “perdono”, nella basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Il cardinale ha ricordato che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace voluta da papa Giovanni Paolo II nel 1986. “L’incontro iniziò proprio qui – ha detto -, dinanzi alla Porziuncola con i leader di tutte le religioni del mondo che si abbracciarono in segno di rispetto, di pace e di riconciliazione. A distanza di trent’anni, il mondo, purtroppo, non si è ancora pacificato. Oggi a sconvolgere è la follia terroristica che in diversi luoghi è esplosa con gesti di efferata violenza. Uno scontro di civiltà, che da più parti si paventa, sconvolgerebbe l’umanità in maniera imprevedibile e drammatica. Ma non è lo scontro che bisogna rincorrere; quello che bisogna adoperarsi a costruire è la civiltà dell’amore, l’unica – come diceva il beato Paolo VI – capace di garantire a ciascuno i suoi diritti, rispettare ogni credo religioso, favorire una vita degna per tutti”.